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Georg et Hanna Schmidt

Georg und Hanna Schmidt

Georg, figlio di Hermann e di Frieda Schmidt, nacque il 2 gennaio 1925 a Schreibendorf, vicino  Brieg, in Slesia. Sua sorella, Hanna, nacque il 12 dicembre 1926. Ebbero un’infanzia felice fino al 1935. Svolgevano volentieri i piccoli incarichi che i loro genitori gli affidavano nella azienda familiare di frutta e verdura. Ma questi anni spensierati senza preoccupazioni di alcun genere cessarono bruscamente. Qualche tempo prima che i nazisti conquistassero il potere, i loro compagni di scuola cominciarono a canzonarli dicendo : « Bibelforscher, Bibelforscher » (« Studenti biblici, studenti biblici», altro nome per i identificare i Testimoni di Geova). E quando il loro padre fu incarcerato nella prigione di Ols, per motivi religiosi, gli schernitori aggiunsero al loro ritornello :« Tuo padre è un avanzo di galera !». La pressione si fece così forte che gli insegnanti del loro istituto erano tutti membri del partito nazista.  L’impiego di « Heil Hitler » divenne la norma. Chiunque, come Georg e Hanna, rifiutava di salutare in questa maniera era considerato un « nemico dello Stato ». Gli insegnanti della loro scuola, che contava un centinaio di studenti, cercarono di piegare i piccoli Schmidt a forza di umiliazioni e di colpi.

Il 4 aprile 1938, approfittando del fatto che suo padre fu rilasciato per un breve periodo di tempo, il giovane Georg realizzò il suo desiderio di essere battezzato. Poco tempo dopo una macchina si fermò davanti alla serra (jardinerie). Due uomini della Gestapo scesero dalla macchina. Consegnarono un’ingiunzione del tribunale nella quale si disponeva che i suoi genitori erano destituiti della patria potestà e che, quindi, i loro figli dovevano essere affidati a famiglie adottive. La separazione fu terribile. Ordinarono alla madre, Frieda, di raccogliere qualche cosa in una valigia, e in seduta stante gli portarono via i figli. Nessuno fu informato della loro destinazione. Li misero su un treno che li portò a Breslau dove furono separati.

Hanna fu affidata ad una famiglia che aveva una drogheria a Obsendorf, nella regione di Neumarkt, in Slesia. Pur avendo solo 11 anni, doveva sgobbare dall’alba al tramonto. La sua formazione scolastica era un optional. Tutti i legami con la sua famiglia furono interrotti. Le lettere non le erano consegnate.

Georg, fu affidato a un contadino a Eichensee, nella regione del Militch, in Slesia. Al mattino, prima di incamminarsi per circa tre quarti d’ora per arrivare a scuola, Georg doveva dar da mangiare ai 40 maiali della fattoria. Lo stesso doveva fare la sera, al suo ritorno: i 40 maiali aspettavano la loro pietanza! Il maestro era stato designato come tutore dal tribunale dei minori. Sia a scuola che alla fattoria non riceveva altro che persecuzione, batoste e umiliazioni.

Un centinaio di kilometri separavano i due ragazzi, ma non avevano alcun contatto tra loro e, ancor meno, con la loro famiglia.

Non sapevano quasi niente di ciò che accadeva loro. Una sola volta, furono autorizzati a leggere una lettera che la loro madre li aveva inviato dalla prigione. Ma non ricevettero mai la corrispondenza dai campi di concentramento in cui sia il loro padre e, poi, la loro madre furono imprigionati.

Terminata la scuola Georg volle fare un corso di specializzazione in orticoltura. Ma il tribunale dei minori gli fece sapere che, fino a quando restava sulle sue posizioni, la sua aspirazione non sarebbe stata presa in considerazione. Diventò, quindi, un semplice giardiniere. Durante il suo apprendistato, si dovette presentare ogni quattro settimane al “Jugendamt” dove verificavano se il suo punto di vista rispetto al regime era cambiato o no.

La posizione morale dei due ragazzi Schmidt verso il nazismo non cambiò mai. Hanno  sempre saputo salvaguardare la loro volontà , ben radicata nel profondo del loro cuore, di vivere come cristiani autentici.

Vedi anche : Hermann et Frieda Schmidt (i loro genitori)