Nativo di Schalkuhle, in Westphalia, fu arrestato nello stesso periodo di Klara, sua moglie, per possesso e diffusione di letteratura al bando.
Tutti e due furono privati dei loro diritti di genitori e gli furono portati via i loro due figli Ruth e Willhelm junior.
Nel 1936, Töllner fu condannato ad un anno di carcere da una seduta straordinaria del tribunale di Hanovre, poi fu trasferito nel 1937 nel campo di Buchenwald dove si ritrovò con 350 altri “Bibelforscher” all’interno di una delle sezioni disciplinari più disumane.
La giornata di lavoro cominciava alle 4:15 e terminava alle 21:30.
Nell’estate del 1938, la mancanza di acqua potabile rese ancor più difficile la vita dei prigionieri.
I Testimoni di Geova ottennero, dal comandante del campo, il permesso di installare una tubazione idrica supplementare tra il trasformatore e l’impianto di pompaggio che permise di riapprovvigionare i detenuti.
Wilhelm Töllner ebbe un ruolo di primaria importanza tra i “bibelforscher” del campo, grazie alla sua condotta esemplare e alle sue doti oratorie. Rimase detenuto a buchenwald fino alla fine della guerra.
